Ci piacciono i librai curiosi, le libraie che vogliono aumentare la propria proposta in libreria e che osano inserire tra gli scaffali qualche casa editrice nuova, qualche titolo che ancora il pubblico non conosce ma che merita di essere valorizzato. Noi non abbiamo una libreria fisica, non nel senso stretto del termine. Ma abbiamo un grande magazzino, e le librerie le riforniamo. Se sei su questo articolo probabilmente è perché già ci conosci. Bene, oggi però è il turno di conoscere altri nomi. Oggi vogliamo presentarti cinque collane, ciascuna appartenente a uno degli editori della nostra iniziativa LibroStore, ciascuna appartenente a una casa editrice diversa per stile e proposta editoriale. Se ancora non le hai scelte per la tua libreria, questa è l’occasione giusta.
Keller – Razione K
Razione K è una collana di reportage narrativo (con un progetto grafico per le cover bellissimo) che si colloca tra il miglior giornalismo e la letteratura di viaggio e inchiesta. È nata nel 2014 e ha già all’attivo titoli di un certo impatto. Eccone due, in grado di rappresentare bene la proposta.

Stato di emergenza. Viaggi in un mondo inquieto di Navid Kermani
Dal Cairo al Cairo passando per il subcontinente indiano, il Pakistan, l’Afghanistan, l’Iran, l’Iraq e il Mediterraneo orientale tra Siria, Palestina e Israele. Dieci viaggi. Kermani propone una sintesi di grande spessore culturale e umano di un mondo in tensione, sconosciuto ai più. Una ricca e complessa rete di situazioni, società, aspirazioni, movimenti, economie e relazioni che hanno segnato il passato, si proiettano nel futuro e oggi vivono sotto l’orizzonte del nostro sguardo poco attento. Eccolo raccontare il Kashmir tra bellezze naturali, guerra latente e fuga di etnie, eccolo tra i sufi del Pakistan o nell’India piena di contraddizioni con una crescita economica vertiginosa cui fanno da contraltare le richieste di giustizia dei senzaterra e il montare dell’intolleranza. Lo sguardo acuto di Kermani, la sua compassione, la grande conoscenza di mondo islamico e cultura occidentale, del misticismo e delle connessioni storiche tra popoli e civiltà solo apparentemente lontane, così come la qualità letteraria della sua scrittura lo rendono una delle voci più autorevoli e utili di questo periodo storico.

Una passeggiata nella zona di Kamys Markijan
"Cernobyl' dopo Cernobyl' – oggi. In parte reportage, in parte memoir, in parte racconto di formazione e in parte nuova e insolita geografia letteraria. Una corsa umanissima e a perdifiato nella Zona di esclusione tra momenti di luce e tenebra, leggerezza e toccante profondità. Markijan Kamys è uno scrittore ucraino nato nel 1988. Il padre era uno dei cosiddetti “liquidatori” di Cernobyl', fisico nucleare e ingegnere dell’Istituto per la Ricerca nucleare di Kiev, morto quando Kamys aveva quindici anni. Dopo aver studiato storia all’Università nazionale Taras Sevcenko, si è dedicato alla scrittura e alla scoperta della Zona di esclusione di Cernobyl' come esploratore illegale, trascorrendovi, in totale, molti mesi.
Exorma – Scritti Traversi
Nella collana Scritti Traversi compare la letteratura di viaggio nel senso più ampio e più autentico del termine. Sono i viaggi a fare da protagonisti e da filo rosso, sono lo slancio per fare letteratura e per portare all’interno della letteratura le fascinazioni e le sfumature di altri approcci: antropologia, arte, archeologia. Sono storie che allargano gli orizzonti del mondo, ecco due titoli rappresentativi della collana.

Una mappa per Kaliningrad. La città bifronte di Valentina Parisi
Il nome di Königsberg ci ricorda la patria di Kant e Hannah Arendt, Kaliningrad invece è un toponimo astruso e opaco. Le due "K" coincidono topograficamente ma non sono la stessa città: se l'antica Königsberg non fosse stata rasa al suolo dai bombardamenti degli alleati nell'agosto 1944 e poi dall'artiglieria dell'Armata Rossa, l'attuale Kaliningrad non esisterebbe affatto. Enigmatica come una delle città invisibili di Italo Calvino, questa exclave russa situata in riva al Mar Baltico cela storie dimenticate, come quella dei tanti prigionieri di guerra, anche italiani, che vi hanno lavorato fino all'aprile 1945, nelle fabbriche del Terzo Reich. La protagonista, nipote di uno di loro, attraversa Kaliningrad guidata da una vecchia mappa di Königsberg, sulle tracce della propria storia familiare. Sa che non ritroverà la vecchia Königsberg, né la cantina in cui si era rifugiato suo nonno, né il campo dove era stato prigioniero, ma incontrerà il Palazzo dei Soviet abbandonato, la Russia dei poeti e storie di ippopotami curati con massicce dosi di vodka. Prefazione di Francesco M. Cataluccio.

Da Vinci su tre ruote. In scooter alla scoperta del genio di Alessandro Agostinelli
Era dunque un genio Leonardo? Alessandro Agostinelli parte con uno scooter Piaggio e con un camper al seguito. Percorre migliaia di chilometri da Vinci ad Amboise, cioè dalla città dove Leonardo è nato fino alla città dove è morto, per raccontare i luoghi e alcuni aspetti controversi della sua biografia. Dieci luoghi per sapere della nascita di un figlio illegittimo, per conoscere un genio che diventa "superman"; un pittore con la testa tra le nuvole; il progettista idraulico che voleva deviare il corso dell'Arno; le copiature dagli altri architetti; le invenzioni non sue. Tra una tappa e l'altra il nostro autore dialoga con personaggi noti che conoscono assai bene il gigante del Rinascimento: il poeta Tomaso Kemeny, gli storici Franco Cardini e Pascal Brioist, gli storici dell'arte Cristina Acidini e Pietro Marani, lo scrittore Bernard Vanel, l'architetto parigino Arthur Biasse e molti altri. Il viaggio nella Toscana e nella Francia di Leonardo si trasforma presto in una lunga cavalcata sul senso della storia, della fama e della fortuna.
Giulio Perrone Editore – Passaggi di dogana
Una delle più belle collane dedicate alle città. Anche in questo caso un progetto grafico raffinato, per un formato maneggevole che racconta il connubio tra autori e autrici illustri e i loro luoghi del cuore. La Genova di De Andrè, la Dublino di Joyce e molto altro, queste splendide guide letterarie si collocano all’interno del filone narrativa di viaggio, conducendoci alla scoperta di regioni e città ricche di suggestioni. Ecco gli ultimi due titoli usciti:

La Sardegna di Grazia Deledda di Rossana Dedola
Partendo in pieno inverno dal monte da cui Grazia Deledda per la prima volta aveva visto il mare e da cui aveva sognato di raggiungere nuovi orizzonti, Rossana Dedola si inoltra nei paesaggi descritti nei suoi romanzi per seguire le ultime tracce che la Sardegna arcaica ha consegnato alla modernità. Durante questi percorsi, compiuti in diverse stagioni dell’anno, si sale sul Monte Gonare, meta nei secoli di tanti pellegrinaggi, si visitano i santuari dove ancora oggi si svolgono antiche feste religiose, si entra in qualche pinnetta, piccole e perfette costruzioni in pietra che i pastori usavano come ricovero, si nuota in un mare dalle straordinarie sfumature di azzurro e turchese. E si raggiungono i paesi in cui Grazia ha ambientato romanzi più noti e romanzi minori, da Fonni descritto in Cenere, il romanzo da cui fu tratto l’unico film in cui recita Eleonora Duse, a Orune con i suoi vicoli spazzati dal vento di Colombi e sparvieri, a Galtellì di Canne al vento, a Lollove dove è ambientato La madre e tanti altri.

A Mosca con Majakovskij. Alla scoperta della città matrioška di Leonardo Fredduzzi
Nella Mosca del '900 accade tutto e il suo contrario. Meta desiderata da scrittori e poeti, teatro delle avanguardie, città labirinto la cui anima medievale viene sgretolata dalla rivoluzione. Non lontano dal cuore del Cremlino, per la Tverskaja e i vicoli della Lubjanka incede Majakovskij e scrive i suoi versi, rivolti al futuro. Nelle vie dell'Arbat un giovane Zhivago cresce in una famiglia adottiva, mentre Lara medita l'assassinio del suo amante. Negli Stagni del Patriarca, in un caldo pomeriggio primaverile, appare il professor Woland, specialista di magia nera, con il suo diabolico seguito: Mosca non sarebbe stata più come prima.
Alegre – Quinto Tipo
Definita dalla casa editrice stessa una collana di “Oggetti narrativi non identificati” all’interno troviamo ibridi, tra letteratura d’inchiesta, reportage, memoir, biografie, sempre sul filo dell’impegno sociale, dei movimenti di protesta, sempre protesi a offrire una realtà alternativa in più. La collana è diretta da Wu Ming 1 e questi sono gli ultimi due titoli nel catalogo:

La farina dei partigiani. Una saga proletaria lunga un secolo di Piero Purich e Andrej Marini
Racconto del «secolo breve» e di tre generazioni, "La farina dei partigiani" ha l'andamento di una tromba d'aria: comincia a ruotare in Bisiacaria - il territorio tra Trieste e il Friuli - per poi allargarsi all'Europa e al mondo intero. Con il cuore che batte nella Resistenza e i piedi piantati nelle lotte sul lavoro, Piero Purich - storico e narratore - e Andrej Marini - discendente della dinastia operaia e antifascista Fontanot-Romano-Marini - ricostruiscono una vera e propria saga familiare e proletaria. La storia, molte storie, vicissitudini di lavoratori comunisti a cavallo tra confini e culture, tra epoche ed epopee. Dai campi profughi austriaci durante la grande guerra all'emigrazione clandestina in America, dalle lotte nei cantieri navali di Monfalcone alla guerra partigiana in Italia e Slovenia, dall'idealistica partenza per «costruire il socialismo» in Jugoslavia alle amare delusioni nei confronti di Tito, dello stalinismo e del Partito comunista italiano, per arrivare al tardo Novecento, alle esperienze di Andrej a Panama, in Nigeria, in Libia e in Giordania. Biografie incredibili ma vere, messe insieme col rigore di chi lavora sulle fonti e narrate con la penna del romanziere. Vite che incarnano il grande sogno della sinistra europea e mondiale. Vite di chi non si è mai arreso di fronte alle difficoltà e alle delusioni più cocenti. Vite all'insegna della libertà mosse da un ideale intramontabile: la fine dello sfruttamento.

Stradario hip-hop di Nexus; a cura di Wu Ming 1
Rap (o MCing), DJing, writing, breaking. Le «quattro discipline» dell’hip-hop, secondo una nomenclatura affermatasi negli anni Ottanta. Oggi ha ancora senso parlare di hip-hop? E che cos’è l’hip-hop? Presa di parola emancipatoria delle minoranze meticce o facile viatico per soldi e successo? Indecorose tag sbombolettate sui muri o movimento di controcolonizzazione? Espressione di contestazione nei centri sociali o fenomeno pop mainstream in tv? Immaginario patriarcale e sessista o strumento di lotta femminista? O forse tutto questo insieme? E se è tutto questo insieme, come si racconta? Che rapporto c’è fra Jovanotti e Afrika Bambaataa, Jay-Z e Vasco, Coca-Cola e Fight the Power, dischi in vinile e dischi volanti, Zulu King e drag queen, pantere nere e tori rossi, Jackie Chan e latin hustle, Andy Warhol e Crazy Legz, Ronald Reagan... e la misteriosa danza psionica messa a punto nelle fogne di New York? C’è da perdersi dopo ogni angolo... Ma uno stradario serve proprio a questo: a orientarsi. Guidato da tre maestri Jedi della cultura hip-hop (Danno, Poe One e Phase Two), lo Stradario di Nexus ci conduce nel labirintico mondo della doppia H. Un’epopea urbana fatta di boulevard storici e avenue filosofiche, incroci mortali, tunnel, sentieri sterrati, strade perdute e vicoli ciechi. Nei lunghi boulevard si racconta di segregazione razziale, bande di strada e sette urbane degli anni Sessanta e Settanta; delle «quattro discipline» negli anni Ottanta; della liaison fra hip-hop e centri sociali negli anni Novanta; della sublimazione della scena nella cultura urban negli anni Zero; della nostalgia per i bei tempi andati negli anni Dieci, e di scommesse per gli anni Venti. Nelle avenue, invece, si raccontano le potenzialità pedagogiche, politiche, filosofiche ed espressive che musica, danza e arti visuali hip-hop lanciano nel nuovo millennio. Tre anni di scrittura, quattordici di ricerche, oltre un secolo di storie e rivoluzioni. Insieme saggio, romanzo ed esposizione d’archivio, Stradario hip-hop smonta le narrazioni rap-centriche, politiciste e misogine sull’hip-hop, lanciando nuovi itinerari culturali, transnazionali e gender bender per approcciarsi, come dicevano quei tali, alla «scienza doppia H». Oltre le Quattro Discipline, una narrazione del Quinto Tipo.
Emons – Emons Raga
Conosciuta per essere stata la prima case editrice specializzata in audiolibri in Italia, adesso Emons sbarca in libreria con una collana dedicata ai più giovani. Un progetto trasversale che unisce i libri cartacei all’edizione in audiolibro e ad altre sorprese. I primi due titoli sono usciti il 15 ottobre (due gialli per ragazzi da 10 anni in su), ed eccoli qui:

La tempesta. I misteri di Mercurio. Con File audio per il download di Pierdomenico Baccalario
In una sala buia della Galleria Palatina, il merlo Mercurio consegna una pergamena con un oscuro enigma a Nina, Jamal e Lorenzo. Quando un fulmine squarcia il cielo, i tre ragazzi si ritrovano smarriti in mezzo alla campagna veneta, in un tempo molto lontano. Nelle vicinanze c’è il casolare di Giorgione, ma il famoso pittore è scomparso. Tra mercanti in collera, pericolosi soldati e altre viscide insidie, i tre amici dovranno ritrovare l’artista e scoprire il suo segreto, prima di poter tornare a Firenze. Età di lettura: da 10 anni.

Il prigioniero nella pietra. I misteri di Mercurio. Con File audio per il download di Daniele Nicastro
Chi sta cercando di incastrare Michelangelo per impedirgli di completare il suo David? Nella Firenze del Rinascimento, Nina, Lorenzo e Jamal si ritrovano al servizio del celebre artista. Pungolati dagli enigmi del merlo Mercurio, i tre amici indagano nella vivace città per smontare l’accusa di omicidio che ha colpito il geniale scultore. Tra la rivalità di colleghi e le trame di loschi personaggi, nulla sarà loro risparmiato, neppure la scoperta di lati assai tenebrosi del grande maestro. Età di lettura: da 10 anni.